mercoledì 16 dicembre 2009

Brucia Baby Burn

Carillon

Guardavamo una ruspa che distruggeva una casa.O forse era una locanda.Si,doveva essere il Carillon,a Schiavonea.La ruspa ci dava dentro e noi guardavamo lo spettacolo.Doveva essere di sera,tardo pomeriggio,perchè mi ricordo ancora il sapore che sentivo nella bocca:Frittata ai peperoni.Mamma ci faceva mangiare in spiaggia dopo l'ultimo bagno.Il Carillon era,forse,un night club.Storie brutte giravano su quel posto,ma ormai era chiuso da anni.La sua demolizione era comunque salutata,da gran parte della popolazione,con una gioia forsennata.La polvere si alzava e la ruspa lanciava strepiti fantastici.La stessa che ho ritrovato,anni dopo,nel jazz violentato di James Chance and The Contortions.

Il Circolo Del Dolore

La mattina esco sempre tardi.Vado a comprare il giornale e passo per i giardinetti.Mi piaciono quegli alberi invincibili ed allergici ai giardinieri.Mi fanno sentire meglio(la mattina ho sempre la bocca secca ed il naso chiuso).Da qualche tempo vedo tre vecchietti seduti sempre sulla stessa panchina.Si raccontano i loro malanni ed i loro problemi(problemi che sono poi regolarmente riconducibili ai malanni).Li ho chiamati Il Circolo del Dolore.Il capo del circolo è un vegliardo con delle ulcere spaventose su un lato del viso.Esce ricoperto da una cremina che spande odore di farmacia in un raggio di dieci metri.Il secondo abita di fronte ai giardini,è un incrocio fra Lino Banfi ed un austero ministro della Germania dell'Est.Solo non è mai stato comunista(credo).Una volta l'ho visto piangere davanti alla tomba della moglie.La tomba della moglie è vicina a quella di una mia zia.L'ultimo è il più giovane ed è(relativamente)in salute.Porta il bastone,ma sembra più che altro un vezzo.Parla spesso di donne e compra certa stampa softerotica.Non la nasconde nemmeno,e fa bene,non credo ci sia nulla di vergognoso in questo.il miracolo vero è che ancora gli tiri il cazzo.Mia mamma mi ha detto che sono lì fin dalle prime ore della mattina.Ogni tanto si portano dei biscotti(i vecchi mangiano solo Bucaneve o Atene,biscotti che hanno una certa tempra tipicamente maschile.Biscotti che si addicono a chi ha patito la fame,niente fronzoli e niente cioccolato!).Parlano di reumatismi,di polacchi e Rumeni che sono stranieri ma in fondo pagano gli affitti delle loro seconde case,ed ancora più in fondo-si dicono e sperano-saranno proprio loro a cambiargli il catetere quando sarà ormai chiaro che nessuno dei loro figli vorrà farlo.Insomma,questi vecchi, organizzano il loro talk show quotidiano.Domani,una nuova puntata de Il Circolo del Dolore.

NaziGirlfriend

Entro in macchina del leader e fa già caldo,nuvolaglie bianche color pasta in bianco fanno il paio con il (cosidetto)cielo a pecorelle.La Mercedes di Contrada Lecco è un punto lussuoso fra sterpaglie,piscio e resti di falò(presumibilmente di immigrati e tossici).Potrebbe attraversarci la strada un chupacabra da un momento all'altro.Potrebbe apparire un uomo in fiamme per il gran caldo.Prima di arrivare,passando davanti al parco Robinson,ho visto cavalli scheletrici ruminare zombiescamente fieno giallo come i capelli della top model più amata degli anni novanta:Claudia Schiffer.Sempre nella zona industriale di Contrada Lecco,ruspe gigantesche scavano buche a terra per collegamenti illuminanti.Dai buchi vengono tirati su,con le vanghe dagli operai,pezzi di asfalto e nuclei familiari allargati del tipo di vermi che mio nonno usava come esca.

Il ciclo dei vinti dopo lo Tsunami

Words are few
I have spoken
I could waste a thousand years
Wrapped in sorrow words are token
Come inside and catch my tears
Culture Club-Do you really want to hurt me-

Molti giorni dopo lo Tsunami,alcuni studiosi si ritrovarono per cominciare una spedizione di recupero.Il recupero che avevano in mente questi luminari era sostanzialmente inutile,si sarebbero occupati solo di oggetti superflui.In quegli stessi giorni nel mio paese si stava preparando la festa di laurea del figlio omosessuale di un ricco venditore di mobili.Il ragazzo aveva scelto di concentrare dentro il suo curatissimo corpicino gli stereotipi più abusati per descrivere gli omosessuali.Il padre lo odiava.Il genitore aveva organizzato una festa piena di ragazze e di evidenti simboli fallici.Era un comportamentista convinto(anche se del tutto inconsapevole):il ragazzo avrebbe imparato cosa vuol dire far gridare una figa di piacere.Con le buone o con le cattive.Il nostro giovane neolaureato invece non ne voleva proprio sapere.Aveva pensato che gli sarebbe piaciuto se un drappello di camerieri vestiti come Oscar Wilde avesse animato la festa.Immaginava grandi vasche di cocktail a base di vodka,dove,come isole alla deriva,galleggiavano solitari dei cuori di anguria.Sopra le vasche,come a sormontarle,ci sarebbero state delle sculture di ghiaccio,rappresentanti il meglio dell'arte statuaria Ellenistica.Può,la deriva di un pezzo di anguria in un cocktail,provocare uno Tsunami dall'altra parte del mondo?

Splendori Persi Nella Campagna

I wouldn't come back if I'd have been Jesus
I'm the kinda guy who leaves the scene of the crime
I wouldn't come back if I'd have been Jesus
I'm the kinda guy who leaves the scene of the crime
I wouldn't come back if I'd have been Jesus
I'm the (fades out)

White Palms-Black Rebel Motorcycle Club-

Una storia di denti rotti e di porte che si aprono su scene inconsuete

Nel palazzo di fronte abitano solo le monache.Affittano gli appartamenti alle famiglie e agli studenti.Per loro hanno riservato il sesto ed il settimo piano.Gli ultimi due.Per stare più vicine a Dio.Al terzo piano abita una ragazza madre.Ma la sua non è una storia lacrimosa,ci sarebbe solo da ridere,perchè la fortuna,in questo caso, è essere da sola.I bambini sono due cerebrolesi.Carmine e Giovannina.L'estate i due bambini vanno al mare con la mamma.Prendono il treno e vanno a Paola.Fanno il bagno alle T e riemergono grondanti piccoli tumori.Piccoli tumori che la mamma lava pazientemente via.Non ci vanno ogni domenica,delle volte rimangono a casa,ma via Panebianco l'estate è deserta,ed i due fratellini giocano nel cortile:Giovannina sta in porta con il braccio fesso e Carmine gli spara addosso bordate di supersantos.Giovannina urla,e nessuno capisce mai se di gioia e di dolore.Quando fa gol,Carmine imita il rumore del cancello di ferro che serve da porta.Le monache rompono i coglioni,dopo un pochetto si fanno vedere al balcone:Al signore piace il silenzio.Carmine,ma soprattutto Giovannina,hanno una paura fottuta del Signore,quindi e meglio non fare casino.Si siedono all'ombra,vicino ad una gatta grassa che allatta i cuccioli(la gatta ha i capezzoli consumati,perchè ormai i cuccioli sono piuttosto cresciutelli,e Carmine chiama i capezzoli capicchi).Da seduti colorano i vecchi albi di Soldino e Braccio di Ferro che la suora più gentile gli regala.

In uno dei palazzi vicini abita Nino l'Erotomane.Nino si masturba sei volta al giorno.E' innamorato di una delle suore del palazzo,la segue e delle volte si tira le seghe mentre lei stende i panni.Quando sta per venire grida come un pazzo.Vuole farle capire che è cotto di lei.E' come se ammazzasse un vitello grasso per far giungere i fumi ad un Dio insensibile.Non c'è Dio più insensibile di una suora Filippina.

Quando i bambini vanno in campagna possono correre e gridare,ogni tanto cadono e rompono gli occhiali.Poi la mamma li aggiusta con lo scotch.Le zie vecchie gli danno caramelle all'anice e recitano il rosario.Carmine bara,nel maggio dello scorso anno,notoriamente il mese Mariano,aveva promesso che avrebbe recitato cinquanta Avemarie al giorno.La promessa era stata raccolta da un sacerdote Africano dopo la messa.Giovannina era rimasta delusa:quando aveva allungato la mano,per toccare il viso del prete,non si era ritrovata le dita sporche di nero.Il sacerdote si era ritratto al volo alla carezza della bimba.Non sono tempi buoni per la Chiesa Cattolica ed i gesti d'affetto,sono tutti pronti ad equivocare.Un pittore rincoglionito ha detto che vuol fare un ritratto ai due bambini.Li vuole ritrarre mentre giocano in campagna e corrono per i prati.Il quadro si chiamerà Splendori persi nella Campagna.

Gli Angeli Appesi

Era quasi Natale e come ogni anno tutti ritornavamo in paese. Come sempre il comune aveva disposto le solite luminarie sospese fra una casa e l’altra, le scritte di ogni dicembre: Buon Natale, Auguri, Pace e felicità. Le solite cazzate e la stella luminosa appesa sulla porta della Chiesa. Il mio paese stava sprofondando nella noia e nella violenza: quattro ragazzi avevano incendiato un coetaneo e lo avevano lasciato sulla pista di pattinaggio del centro sportivo a correre in cerchio come un gatto che vuole riprendersi la coda. Alla fine era finito all’ospedale di Cetraro perché in quelli più vicini non c’era posto. Con mio cugino in autobus, mentre tornavamo da Roma avevamo considerato che almeno uno avrebbe passato il Natale al mare. L’ospedale di Cetraro si affacciava sul mare, sembrava una clinica da soap opera.
La sera del 22 Dicembre eravamo tutti al bar: io, Gianluigi, pieno di coca per far passare la serata più velocemente, e mio cugino. Bevevamo birra franziskaner in offerta speciale, il barista alzava le mani, le metteva ad altoparlante davanti alla bocca e gridava: Ecco le freschissime, chi ha chiesto le freschissime ? Un imbecille patetico. Come sempre pioveva fitto ed io e gli altri andammo al distributore di sigarette, mentre attraversavamo la piazza deserta, se si escludevano due o tre macchine con relativi conducenti ferme e con i fari spenti. Non parlavano fra di loro. Li chiamavamo gli asociali Alzai gli occhi al cielo e tirai la manica del giubbotto di mio cugino, dall’alto stava scendendo qualcosa, inizialmente ci erano sembrati palloni aerostatici, poi manichini. Alla fine lo capimmo erano Angeli. Il Signore doveva essere certo che il nostro paese meritasse una strigliata ed aveva deciso che bisognava mandare proprio le milizie celesti a fare un po’ di ordine. Mentre scendevano le vesti bianche si impigliarono nei fili delle luminarie e gli Angeli cominciarono a friggere appesi ai fili elettrici. Mai giocare con l’elettricità se hai le mani bagnate. I nostri genitori lo dicevano da sempre. Quei corpi perfetti (sembravano tutti calciatori particolarmente attraenti) erano leggerissimi, i fili quasi non si piegavano, sembrava avessero la consistenza dello zucchero a velo, ed intanto bruciavano, non velocemente, era piuttosto un abbrustolire con calma, come quando al fuoco della madonna a Settembre facevamo i peperoni alla brace. Gridavano ma dalla loro voce usciva come un verso fatto da un sordomuto. Il mio paese non si meritava degli Angeli.
Le vacanze volarono via e la gente si abituò subito a quei corpi appesi e ad un certo punto li ignorò deliberatamente. Ogni tanto cadeva qualche piuma, oppure un randagio che stava in piazza da sempre si metteva ad abbaiare spaventato quando il vento li scuoteva. Nessuno dei miei amici si era fermato a spendere qualche secondo a guardarli, io avevo provato a spingere lo sguardo fra le vesti, ma era tutto di un biancore accecante, come le coroncine di un rosario fluorescente. Non si vedeva nulla che potesse sembrare un organo sessuale.
Dopo l’epifania tutti i ragazzi e le ragazze che erano tornati da Roma, Milano o chissà da dove, se ne salivano. In piazza file di macchine accompagnavano studenti all’autobus con i due autisti ed il bigliettaio che si grattavano i coglioni e sbadigliavano come rincoglioniti. Il bus per Roma partiva alle cinque ed un quarto. A Gennaio a quell’ora è notte ed intanto che caricavano i bagagli fumavano sigarette e bestemmiavano. Nemmeno loro guardarono gli Angeli.
Il Dodici Gennaio vennero gli operai dell’azienda che affittava le luminarie ai comuni della zona. Era una ditta di Corigliano e il tipo (capo operaio e capo azienda in un colpo solo) lo chiamavamo l’africano perché era scuro di pelle. Ma non era Africano. Quando vide gli Angeli appesi si sporse e gridò agli altri operai: A vistu, ka ci su iuti l’acialli, e poi si mise a ridere. La pioggia e la combustione lenta avevano trasformato gli Angeli in dei polli allo spiedo giganteschi. Quello che rimaneva delle ali doveva aver portato l’”Africano” a credere che degli uccelli si fossero impigliati nei fili. Chi paiusu i merda, mancu l’ati cacciati, ma un l’ati visti ca s’eranu vrusciati? Disse così rivolto ai vecchi infreddoliti che si voltarono dall’altra parte e cominciò a scuotere i fili fino a farli cadere per terra. Così com’era salito sulla scala scese e, con sorpresa, constatando come quei corpi fossero leggeri, li lanciò nel cassone del camion dove mettevano i pezzi delle luminarie. Chissi i jettamu nua, ma si ni vena a sars vi denunciu a tuttu u paisu. L’Africano salì sul camion assieme ai suoi operai e partì verso un’altra zona del paese dove ancora non aveva smantellato le luci. Le li degli Angeli sbattevano fra loro a causa delle buche delle strade. Fu l’ultima volta che vidi gli Angeli.

Corpo D'Ammore

Una brutta luce oggi.Ogni tanto qualche goccia di pioggia e macchine con i fari accesi.Il corpo di Berlusconi,anzi il Volto di Berlusconi,è una reliquia vivente.Imbrattato del suo sangue è un monito ai suoi nemici ed ai suoi ex amici,e dice:Guardate,mi avete lasciato solo di fronte ai giudici ed ai giornalisti.Guardate,cosa mi hanno fatto nel giorno che doveva essere del mio trionfo.Non vi sentite responsabili almeno un pochettino?Ed insomma,il premier dovrà pur spendere qualcosa in chirurgia maxillofacciale,ma ha proprio portato a casa un'altra vittoria.Anche i giornali poco teneri nei suoi confronti sono costretti ad aprire con la sua faccia devastata e devono offrirgli solidarietà(pena il marchio d'infamia dell'antidemocrazia).Rosy Bindi ed antonio Di Pietro,infatti,in questa storiaccia non hanno capito nulla.La loro solidarietà condizionata è di una cretinaggine sconcertante.Sarebbe stato meglio tacere,il loro è stato un gesto sconsiderato,che autorizza una volta di più Silvio Berlusconi ad elevarsi ad oggetto sacro(oppure a soggetto miracolato).Quello che è successo ieri per il Premier è stato il più classico dei Miracoli a Milano:prendi la convention di un partito appena nato e già in crisi(ecco,a Veltroni avrebbero dovuto mollargli un pugno in faccia nel 2006,e lasciarlo a sanguinare sul palco,avvolto dalle guardie del corpo,allora,forse,avrebbe salvato il PD).Prendi una brutta domenica di Dicembre,con il Presidente Del Consiglio che propone il suo solito vomito contro giudici ed opposizione;prendi una folla che(a dispetto dei sondaggi sempre troppo ottimistici)sembra non amarlo più come dieci anni fa(e lui vive per quell'amore,ogni fibra del corpo di S.B. vive per l'amore dei suoi sostenitori).Ed infine prendi un pazzerello sulla quarantina.Un artista deluso dall'indifferenza del mondo nei suoi confronti(chissà come mai poi,a me i quadri musicali sembravano una genialata)e mettigli in mano un corpo contundente.Appena si sarà rimesso,se è un uomo capace di dimostrare gratitudine,il Premier dovrà correre a fare una visita a questo Massimo Tartaglia.L'uomo che gli salvò il culo e gli spaccò la faccia.Delle volte mi sono chiesto se,è possibile,da un gesto d'odio,far nascere un atto d'amore.La risposta è si.E' successo ieri sera in diretta televisiva.


lunedì 14 dicembre 2009

Perenne Dimenticare

Le Carpe Coi hanno deciso di farsi fuori l'ultimo Nucleo Familiare di Grandi Pesci Rossi presenti nella fontana del centro residenziale.L'acqua è tutta un ribollire di congiure,ed il caldo ha formato una decisa melma verde che,come un cielo parzialmente coperto,nasconde agli osservatori più distratti quello che sta succedendo.La famiglia di grandi pesci rossi non ha capito assolutamente un cazzo di quello che sta per succedere.Nel loro perenne dimenticare non avvertono il pericolo.Le Carpe li hanno già stretti al muro.

Corpo Di Cristo?

sabato 12 dicembre 2009

Una Preghiera Punk Per Alda Merini

Prima di cena
hai parlato
al
tuo pettine:
Non ho più gas
per scaldarmi
il latte,
però
ho un sacco di
elettricità
nei capelli
Alda Merini
Bianca come
la vecchiaia
in genere
&
morbida
come un
divano antico.
Andavi in TV
a
declamare poesie
che
non erano
Poesia.
Tutti battevano
le mani e
sorridevano:
E' proprio una
simpatica vecchia
scentrata
dicevano.
Tu fumavi
mostrando
dita gialle
di nicotina &
ripetevi:
Io però ho amato
tanto.
Alda Merini
Poetessa Morta
nelle ristampe.
Sapevi bene
che non
battevano a te
le mani
ma
alla tua
malattia.
Ma sapevi anche,
che
quando non hai
più
un dente in bocca
devi farti
spolpare & succhiare
& succhiare
& spolpare
dal pubblico.
Fino alle dita
dei piedi.

Piazza Fontana(quarantanni di silenzio e reticenze)

venerdì 11 dicembre 2009

Il Giorno Della Begonia

Il giorno della begonia in fiore mia madre aveva mal di denti e tre lampadine sono esplose dallo specchio del bagno.Il rumore mi ha sollevato dal torpore del potere della selezione della razza.I gattini stavano nella cesta ed arrivavano alle tette della mamma con lentezza.Mio zio dice"10 ad 1 che almeno due tirano le cuoia".Il silenzio scende tombale.Che stronza testa di cazzo,un fallito di merda che non merita altro che calci in bocca.
"Non sono io a dirlo" ha detto lui,"è la begonia in fiore".

haiku

primavera ritarda con le piogge,
muoiono la cicala e la formica.
piange il fuoco,
mia nonna ancora dorme.



ed infine




sa di gardenia il balcone
come quando è
crollato il mondo.

Confine Di Stato

Giovedì mattina.Cielo basso pieno di nubi.Occasionalmente degli squarci di luce rivelano un sole dicembrino.Gli squarci occasionali fanno felici i cani ed i Cinesi:i cani si sdraiano per terra e sbadigliano,i Cinesi si mettono le mani a schermo davanti agli occhi e sorridono.Prodi andrà a fare l'opinionista su una TV Cinese.Si occuperà di Economia,certo non si occuperà di Diritti Umani.Sto leggendo un noir pubblicato a Luglio.Penso sia un romanzo d'esordio,comunque è bellissimo.Ed ancora non capisco lo snobismo di molti stronzi nei confronti della Letteratura Di Genere.Poi che cazzo vuol dire Letteratura Di Genere?Comunque per la critica il romanzo si chiama Confine Di Stato,costa cinque euro e qualcosa(ma io l'ho comprato al mercatino dell'usato per un euro e cinquanta),e l'autore è Simone Sarasso.Il libro è scritto bene e si legge velocemente(come ogni buon noir che si rispetti),la trama è portata avanti da sbirri corrotti e politici truffaldini.Proprio come l'italia di oggi(di ieri e di domani).Confine Di Stato è pubblicato nell'arcifamosa collana Segretissimo.

UNO SCANDALO DIVERSO

La puntata di Matrix di questa notte si interrogava su Fabrizio Corona.Lui,è stato fedele al suo personaggio:ha preso a pugni il muro ed ha inveito contro tutti.Su di lui la cosa più bella è stata scritta da Massimo Gramellini su La Stampa.Il giornalista diceva più o meno,che è tutto proporzionale:Corona si vergogna di essere italiano così come(certa)italia si vergogna di Fabrizio Corona.Il fatto che il fotografo(che però non ha mai scattato una foto in vita sua)sia anche uno dei pochi personaggi trasversali(nel senso che crea scalpore tanto in una fetida discotecona persa nelle nebbie della pianura padana,quanto nel telgiornale delle venti)esistenti in italia non deve distrarci da un giudizio oggettivo:Fabrizio Corona è uno marcio(il vecchio Michele Giordano avrebbe detto è un fetentone! dai microfoni di TeleCiociaria).Affamato di fama e successo ama sbranare le notizie,e rende notizie anche i fatti che,evidentemente,non lo sono.E' un orgoglioso figlio dei nostri tempi,Una volta a dare scandalo ci pensava Pasolini(ma era un tipo di scandalo diverso,era lo scandalo di pensarla diversamente dalla massa e non avere il timore di dirlo),ora ci pensa Corona.A modo suo chiaramente.Probabilmente se l'Italia si guardasse allo specchio si vedrebbe come la mamma di tanti aspiranti Fabrizio Corona.Magari meno palestrati,ma l'ambizione è quella.

giovedì 10 dicembre 2009

Tempi Duri Per I Fenicotteri(Scopare Per Finta)

Noi lo chiamiamo scopare per finta. Il pomeriggio io salgo da lei e cominciamo a toccarci. Andiamo avanti così finché non veniamo entrambi. Dopo tutto questo guardiamo fuori con la faccia arrossata le macchine che passano. Ci fumiamo le sigarette e guardiamo le macchine, delle volte smettiamo che è sera.
Patrizia ha le mani coperte di ustioni. Ha avuto un incidente stradale quando aveva nove anni, guidava il padre.
Patrizia dice: "Mentre stavo in ospedale con le ossa tutte rotte e mio padre in terapia intensiva, non riuscivo a pensare che alle mie mani, ero convinta che una volta senza bende sarebbero state di nuovo bellissime. Ero certa che la mia pelle ricrescesse e rigenerasse i tessuti. Come in un documentario sulle lucertole".
Indossa dei guanti lunghi anche ora, guanti di lana nera, lo fa per l’imbarazzo. Io non le dico nulla, ho paura che poi non voglia più toccarmi, è una sensazione eccitante sentirsi la lana addosso, ho paura che poi non voglia più farlo. Potrei farlo con milioni di altre ragazze e scopare davvero, ma mi piace Patrizia seminuda con i guanti addosso. Appena oltre il bianco della pelle, sul polso. Il guanto non riesce a coprire un pezzo di pelle bruciacchiata. Come mi cade l’occhio su quel centimetro di pelle devo distogliere lo sguardo. E’ meglio se penso che sotto quei guanti ci sono delle mani perfette. E’ meglio per tutti.
"Da bambini erano tutti crudeli: la maestra non voleva usassi i guanti di lana in classe, diceva che la penna non veniva afferrata bene con i guanti, ma tu dimmelo, hai mai avuto da lamentarti per come ti tocco il cazzo? Io odiavo tutti e lei per prima".
Dice così mentre camminiamo fra due siepi di alloro, il condimento migliore per lo stufato, ed ho subito l’immagine delle sue mani su un piatto cotte a puntino e circondate di patate “parisienne”. Per il resto lei è bella, "Hai le labbra sottili e gli occhi grandi", le dico spesso così. Lo dico con la voce stupida degli innamorati, un po’ mi piace crederci. Lei risponde: "Ho le labbra sottili, gli occhi grandi e le mani bruciate, dici che faccio una nuova categoria di bellezza?".
Il primo giorno di caldo decidiamo di andare al mare. La spiaggia è piena e lei ha un costume arancio e i guanti addosso, mi sorride e se li toglie. Lo fa senza pensarci e senza anticiparmi nulla. Rimango immobile e ho lo sguardo fisso su quelle mani surreali. Spero non mi prenda per mano. Non mi prende per mano e scendiamo in spiaggia. Molte persone cominciano a guardarla male, i bambini indietreggiano. Una mamma ricorda al figlio decenne che è meglio se il fuoco lo maneggiano solo i grandi. Le metto un braccio attorno alle spalle e mi accorgo che sta piangendo. E’ impossibile fermarla. Raccogliamo le stuoie e cominciamo ad andare verso la macchina. In fondo abbiamo passato una buona giornata, io provo a dirle che deve mettere il naso fuori dalla porta. Ma Patrizia sta pensando ad altro. Guarda le nuvole, che oggi sono bellissime, sfilacciate quasi rosa quando sono più vicine al sole, e dice che sembrano fenicotteri.
Tempi duri per i fenicotteri.

IO NON PARLO DI COSE CHE NON CONOSCO

martedì 8 dicembre 2009

Ringraziamento

Un uomo che aveva una certa competenza con le pistole e con la poesia:

W.Burroughs

Ad un certo punto,grosso modo verso il tre ad uno per il Bayer,comincia a piovere.Le immagini sullo schermo sono surreali:i tedeschi giocano sul velluto e la Juve arranca.Al fischio finale scappo via(e chiaramente faccio un mucchietto di coriandoli della ricevuta della scommessa).I giardinetti comunali sono momentaneamente sventrati causa adeguamento degli ingressi per i portatori di handicap.Sembra una delle care vecchie foto di Sarajevo.O una bocca sgranata in un urlo muto.Il Dolore Muto Del Cemento,Sarebbe un bel titolo per un cortometraggio concettuale o qualche stronzata del genere.Mentre tornavamo da Reggio abbiamo visto un sacco di case non finite.Chiaramente si tratta di un Non Finito diverso da quello di Michelangelo.Le case di Reggio e provincia fanno pensare di più a dei corpi volutamente mutilati,oppure a dalle architetture provvissorie.Gli americani usano costruire le case mobili,quelle di Reggio sono immobili,ma mantengono ed ostentano una certa provvisorietà.A loro modo adorabili.

giovedì 3 dicembre 2009

3.

dopo aver
buttato
acqua sul
fuoco
ancora
lo sento
intimamente
bruciare.
un
filo di fumo
come da
un pezzo
di ghiaccio.
2.

Con
Un cucchiaio
In mano
Come nelle vignette
Sui detenuti:
devi scavare un muro
che
ti nasconde
il sole.
1.

La luce
In
Fondo
Sembra
Un incendio.
dieci anni
Fa
Lo era davvero.

mercoledì 2 dicembre 2009

Il Signor C.


Il Signor C.era parecchio allegro quando entrò nella cucina della casa affittata ad un quartetto di studenti universitari.I ragazzi,svogliati da ore di lezioni ed illanguiditi dalla visione(con inclusa una masochistica quanto involontaria replica)di migliaia di culi femminili strizzati in jeans aderenti,erano stanchi. Al signor C.riscuotere l'affitto dava sempre una certa gioia,ma quella sera era proprio al settimo cielo:la figlia(notoria grandissima puttana infelice),gli aveva annunciato la rottura della sua ultima convivenza ed il suo immediato ritorno a casa.Il signor C. adora la figlia.Ma più di lei adora la nipotina,la piccola E.Quel frugoletto in gonna scozzese e maglietta di Hello Kitty lo fa impazzire.Scalerebbe il monte Botte Donato(proprio dove nasce il Crati)e si chinerebbe a raccogliere immaginarie stelle alpine per strapparle un sorriso.Stasera le regalerà un nuovo pupazzetto,o una bambola costosa.Qualunque cosa,dopo che avrà preso i soldi da quel mucchio di nullafacenti stronzi e fuoricorso.il signor C.,era comunque un democratico anzi, un socialdemocratico.Era stato socialista negli anni d'oro del PSI.e,la domenica,diffondeva l'Avanti presso il suo vicinato con la convinzione di un Testimone di Geova.Dunque,da bravo exsocialista fulminato sulla via di un Nuovo Liberalismo(sic!)si fermava a chiacchierare(ogni qualvolta si trovava a riscuotere l'affitto)con quei giovanotti.Quei giovanotti non lo sopportavano,ed anzi si facevano beffe del povero signor C.Quella sera il padrone di casa cominciò una chiacchiera leggera sul ballo moderno(era egli un aficionado della danza c.d. primitiva).In sostanza,per il signor C.,il ballo che si fa nelle discoteche è solo un incedere sgraziato di una gioventù ubriaca e drogata.Non c'erano più i Cari Vecchi Balli di Una Volta.Ed era tutta colpa(o merito,da vero Socialista,si riservava il beneficio del dubbio)dei mutati costumi sessuali.In una festa di partito,da giovane(sotto gli occhi paterni dei Compagni Più Anziani)aveva stretto la moglie per la prima volta.L'orchestrina(in verità piuttosto approssimativa)suonava una versione jazzata de Il Mondo di Jimmy Fontana(che dopo quel successo planetario divenne arbitro internazionale di tennis).Spiegava queste cose ai giovani,senza tema di essere preso per un vecchio rincoglionito,anzi,credeva che essi comprendessero(ed in fondo apprezzassero)il suo raffinato ragionamento.La sua loquacità(di suo il signor C. era un chiacchierone)era aumentata,quella sera,a causa della fermata(precedente alla visita presso i suoi affittuari)da un amico proprietario di un bar.Il suddetto amico(anche lui un Vecchio Socialista),gli aveva offerto due bicchieri di un pessimo vino bianco,ed assieme avevano brindato alla memoria del giuslavorista Gino Giugni(scomparso proprio quel giorno).Il suo discorso era(presto)diventato incoerente,ed i suoi inquilini lo stavano guardando(ah,se solo avesse potuto rendersene conto!)con un misto di pietà e disprezzo,ed il signor C.(oramai ridotto ad un guitto sudaticcio)cercava di mantenere l'attenzione sulla sua persona mimando una(improbabile e poco riuscita)caricatura di un c.d. Ballo Moderno.Il signor C. muoveva le braccia,ruotava i pugni e,contemporaneamente, con i denti produceva un suono per lui simile ad una drum machine.Uno dei ragazzi sospirò e disse(per puro spirito di cortesia):Signor C.,vuole rimanere a cena con noi?Il padrone di casa declinò rispettosajmente l'invito,rispose che la Sua Signora(e la ritrovata figliola-ex Grandissima Puttana-e la nipotina)lo aspettavano per cena.Così,sbavante ed ansante com'era,si avviò alla porta.


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Una Preghiera Punk Per Brendona

Brendona ci ha lasciato:abbrustolita
come un toast.
Troppo cotta
per essere vera.
Ha sbattuto la testa
nelle sale d'aspetto
ed
urlato
contro i medici.
Lei si che li conosceva bene.Dolcissima
Brendona:
caritatevole procacciatrice di festini
per un branco di arrapati,
Hai mostrato più umanità
di certi onorevoli,
che ti succhiavano il cazzo
e ti schiantavano
il culo.Dovranno ricomporre anche Te,
ora,in questa tramortita
Repubblica Dell'autopsia.
Dovranno incrociarele tue braccia croccanti,
Tu,dolcissimo e defunto
ex biscottino
del
potere.


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