mercoledì 16 dicembre 2009
Carillon
Il Circolo Del Dolore
NaziGirlfriend
Il ciclo dei vinti dopo lo Tsunami
Words are few
I have spoken
I could waste a thousand years
Wrapped in sorrow words are token
Come inside and catch my tears
Culture Club-Do you really want to hurt me-
Molti giorni dopo lo Tsunami,alcuni studiosi si ritrovarono per cominciare una spedizione di recupero.Il recupero che avevano in mente questi luminari era sostanzialmente inutile,si sarebbero occupati solo di oggetti superflui.In quegli stessi giorni nel mio paese si stava preparando la festa di laurea del figlio omosessuale di un ricco venditore di mobili.Il ragazzo aveva scelto di concentrare dentro il suo curatissimo corpicino gli stereotipi più abusati per descrivere gli omosessuali.Il padre lo odiava.Il genitore aveva organizzato una festa piena di ragazze e di evidenti simboli fallici.Era un comportamentista convinto(anche se del tutto inconsapevole):il ragazzo avrebbe imparato cosa vuol dire far gridare una figa di piacere.Con le buone o con le cattive.Il nostro giovane neolaureato invece non ne voleva proprio sapere.Aveva pensato che gli sarebbe piaciuto se un drappello di camerieri vestiti come Oscar Wilde avesse animato la festa.Immaginava grandi vasche di cocktail a base di vodka,dove,come isole alla deriva,galleggiavano solitari dei cuori di anguria.Sopra le vasche,come a sormontarle,ci sarebbero state delle sculture di ghiaccio,rappresentanti il meglio dell'arte statuaria Ellenistica.Può,la deriva di un pezzo di anguria in un cocktail,provocare uno Tsunami dall'altra parte del mondo?
Splendori Persi Nella Campagna
I wouldn't come back if I'd have been Jesus
I'm the kinda guy who leaves the scene of the crime
I wouldn't come back if I'd have been Jesus
I'm the kinda guy who leaves the scene of the crime
I wouldn't come back if I'd have been Jesus
I'm the (fades out)
White Palms-Black Rebel Motorcycle Club-
Una storia di denti rotti e di porte che si aprono su scene inconsuete
Nel palazzo di fronte abitano solo le monache.Affittano gli appartamenti alle famiglie e agli studenti.Per loro hanno riservato il sesto ed il settimo piano.Gli ultimi due.Per stare più vicine a Dio.Al terzo piano abita una ragazza madre.Ma la sua non è una storia lacrimosa,ci sarebbe solo da ridere,perchè la fortuna,in questo caso, è essere da sola.I bambini sono due cerebrolesi.Carmine e Giovannina.L'estate i due bambini vanno al mare con la mamma.Prendono il treno e vanno a Paola.Fanno il bagno alle T e riemergono grondanti piccoli tumori.Piccoli tumori che la mamma lava pazientemente via.Non ci vanno ogni domenica,delle volte rimangono a casa,ma via Panebianco l'estate è deserta,ed i due fratellini giocano nel cortile:Giovannina sta in porta con il braccio fesso e Carmine gli spara addosso bordate di supersantos.Giovannina urla,e nessuno capisce mai se di gioia e di dolore.Quando fa gol,Carmine imita il rumore del cancello di ferro che serve da porta.Le monache rompono i coglioni,dopo un pochetto si fanno vedere al balcone:Al signore piace il silenzio.Carmine,ma soprattutto Giovannina,hanno una paura fottuta del Signore,quindi e meglio non fare casino.Si siedono all'ombra,vicino ad una gatta grassa che allatta i cuccioli(la gatta ha i capezzoli consumati,perchè ormai i cuccioli sono piuttosto cresciutelli,e Carmine chiama i capezzoli capicchi).Da seduti colorano i vecchi albi di Soldino e Braccio di Ferro che la suora più gentile gli regala.
In uno dei palazzi vicini abita Nino l'Erotomane.Nino si masturba sei volta al giorno.E' innamorato di una delle suore del palazzo,la segue e delle volte si tira le seghe mentre lei stende i panni.Quando sta per venire grida come un pazzo.Vuole farle capire che è cotto di lei.E' come se ammazzasse un vitello grasso per far giungere i fumi ad un Dio insensibile.Non c'è Dio più insensibile di una suora Filippina.
Quando i bambini vanno in campagna possono correre e gridare,ogni tanto cadono e rompono gli occhiali.Poi la mamma li aggiusta con lo scotch.Le zie vecchie gli danno caramelle all'anice e recitano il rosario.Carmine bara,nel maggio dello scorso anno,notoriamente il mese Mariano,aveva promesso che avrebbe recitato cinquanta Avemarie al giorno.La promessa era stata raccolta da un sacerdote Africano dopo la messa.Giovannina era rimasta delusa:quando aveva allungato la mano,per toccare il viso del prete,non si era ritrovata le dita sporche di nero.Il sacerdote si era ritratto al volo alla carezza della bimba.Non sono tempi buoni per la Chiesa Cattolica ed i gesti d'affetto,sono tutti pronti ad equivocare.Un pittore rincoglionito ha detto che vuol fare un ritratto ai due bambini.Li vuole ritrarre mentre giocano in campagna e corrono per i prati.Il quadro si chiamerà Splendori persi nella Campagna.
Gli Angeli Appesi
Corpo D'Ammore
lunedì 14 dicembre 2009
Perenne Dimenticare
sabato 12 dicembre 2009
Una Preghiera Punk Per Alda Merini
hai parlato
al
tuo pettine:
Non ho più gas
per scaldarmi
il latte,
però
ho un sacco di
elettricità
nei capelli
Alda Merini
Bianca come
la vecchiaia
in genere
&
morbida
come un
divano antico.
Andavi in TV
a
declamare poesie
che
non erano
Poesia.
Tutti battevano
le mani e
sorridevano:
E' proprio una
simpatica vecchia
scentrata
dicevano.
Tu fumavi
mostrando
dita gialle
di nicotina &
ripetevi:
Io però ho amato
tanto.
Alda Merini
Poetessa Morta
nelle ristampe.
Sapevi bene
che non
battevano a te
le mani
ma
alla tua
malattia.
Ma sapevi anche,
che
quando non hai
più
un dente in bocca
devi farti
spolpare & succhiare
& succhiare
& spolpare
dal pubblico.
Fino alle dita
dei piedi.
venerdì 11 dicembre 2009
Il Giorno Della Begonia
"Non sono io a dirlo" ha detto lui,"è la begonia in fiore".
Confine Di Stato
UNO SCANDALO DIVERSO
giovedì 10 dicembre 2009
Tempi Duri Per I Fenicotteri(Scopare Per Finta)
Patrizia ha le mani coperte di ustioni. Ha avuto un incidente stradale quando aveva nove anni, guidava il padre.
Patrizia dice: "Mentre stavo in ospedale con le ossa tutte rotte e mio padre in terapia intensiva, non riuscivo a pensare che alle mie mani, ero convinta che una volta senza bende sarebbero state di nuovo bellissime. Ero certa che la mia pelle ricrescesse e rigenerasse i tessuti. Come in un documentario sulle lucertole".
Indossa dei guanti lunghi anche ora, guanti di lana nera, lo fa per l’imbarazzo. Io non le dico nulla, ho paura che poi non voglia più toccarmi, è una sensazione eccitante sentirsi la lana addosso, ho paura che poi non voglia più farlo. Potrei farlo con milioni di altre ragazze e scopare davvero, ma mi piace Patrizia seminuda con i guanti addosso. Appena oltre il bianco della pelle, sul polso. Il guanto non riesce a coprire un pezzo di pelle bruciacchiata. Come mi cade l’occhio su quel centimetro di pelle devo distogliere lo sguardo. E’ meglio se penso che sotto quei guanti ci sono delle mani perfette. E’ meglio per tutti.
"Da bambini erano tutti crudeli: la maestra non voleva usassi i guanti di lana in classe, diceva che la penna non veniva afferrata bene con i guanti, ma tu dimmelo, hai mai avuto da lamentarti per come ti tocco il cazzo? Io odiavo tutti e lei per prima".
Dice così mentre camminiamo fra due siepi di alloro, il condimento migliore per lo stufato, ed ho subito l’immagine delle sue mani su un piatto cotte a puntino e circondate di patate “parisienne”. Per il resto lei è bella, "Hai le labbra sottili e gli occhi grandi", le dico spesso così. Lo dico con la voce stupida degli innamorati, un po’ mi piace crederci. Lei risponde: "Ho le labbra sottili, gli occhi grandi e le mani bruciate, dici che faccio una nuova categoria di bellezza?".
Il primo giorno di caldo decidiamo di andare al mare. La spiaggia è piena e lei ha un costume arancio e i guanti addosso, mi sorride e se li toglie. Lo fa senza pensarci e senza anticiparmi nulla. Rimango immobile e ho lo sguardo fisso su quelle mani surreali. Spero non mi prenda per mano. Non mi prende per mano e scendiamo in spiaggia. Molte persone cominciano a guardarla male, i bambini indietreggiano. Una mamma ricorda al figlio decenne che è meglio se il fuoco lo maneggiano solo i grandi. Le metto un braccio attorno alle spalle e mi accorgo che sta piangendo. E’ impossibile fermarla. Raccogliamo le stuoie e cominciamo ad andare verso la macchina. In fondo abbiamo passato una buona giornata, io provo a dirle che deve mettere il naso fuori dalla porta. Ma Patrizia sta pensando ad altro. Guarda le nuvole, che oggi sono bellissime, sfilacciate quasi rosa quando sono più vicine al sole, e dice che sembrano fenicotteri.
Tempi duri per i fenicotteri.
martedì 8 dicembre 2009
giovedì 3 dicembre 2009
mercoledì 2 dicembre 2009
Il Signor C.
Il Signor C.era parecchio allegro quando entrò nella cucina della casa affittata ad un quartetto di studenti universitari.I ragazzi,svogliati da ore di lezioni ed illanguiditi dalla visione(con inclusa una masochistica quanto involontaria replica)di migliaia di culi femminili strizzati in jeans aderenti,erano stanchi. Al signor C.riscuotere l'affitto dava sempre una certa gioia,ma quella sera era proprio al settimo cielo:la figlia(notoria grandissima puttana infelice),gli aveva annunciato la rottura della sua ultima convivenza ed il suo immediato ritorno a casa.Il signor C. adora la figlia.Ma più di lei adora la nipotina,la piccola E.Quel frugoletto in gonna scozzese e maglietta di Hello Kitty lo fa impazzire.Scalerebbe il monte Botte Donato(proprio dove nasce il Crati)e si chinerebbe a raccogliere immaginarie stelle alpine per strapparle un sorriso.Stasera le regalerà un nuovo pupazzetto,o una bambola costosa.Qualunque cosa,dopo che avrà preso i soldi da quel mucchio di nullafacenti stronzi e fuoricorso.il signor C.,era comunque un democratico anzi, un socialdemocratico.Era stato socialista negli anni d'oro del PSI.e,la domenica,diffondeva l'Avanti presso il suo vicinato con la convinzione di un Testimone di Geova.Dunque,da bravo exsocialista fulminato sulla via di un Nuovo Liberalismo(sic!)si fermava a chiacchierare(ogni qualvolta si trovava a riscuotere l'affitto)con quei giovanotti.Quei giovanotti non lo sopportavano,ed anzi si facevano beffe del povero signor C.Quella sera il padrone di casa cominciò una chiacchiera leggera sul ballo moderno(era egli un aficionado della danza c.d. primitiva).In sostanza,per il signor C.,il ballo che si fa nelle discoteche è solo un incedere sgraziato di una gioventù ubriaca e drogata.Non c'erano più i Cari Vecchi Balli di Una Volta.Ed era tutta colpa(o merito,da vero Socialista,si riservava il beneficio del dubbio)dei mutati costumi sessuali.In una festa di partito,da giovane(sotto gli occhi paterni dei Compagni Più Anziani)aveva stretto la moglie per la prima volta.L'orchestrina(in verità piuttosto approssimativa)suonava una versione jazzata de Il Mondo di Jimmy Fontana(che dopo quel successo planetario divenne arbitro internazionale di tennis).Spiegava queste cose ai giovani,senza tema di essere preso per un vecchio rincoglionito,anzi,credeva che essi comprendessero(ed in fondo apprezzassero)il suo raffinato ragionamento.La sua loquacità(di suo il signor C. era un chiacchierone)era aumentata,quella sera,a causa della fermata(precedente alla visita presso i suoi affittuari)da un amico proprietario di un bar.Il suddetto amico(anche lui un Vecchio Socialista),gli aveva offerto due bicchieri di un pessimo vino bianco,ed assieme avevano brindato alla memoria del giuslavorista Gino Giugni(scomparso proprio quel giorno).Il suo discorso era(presto)diventato incoerente,ed i suoi inquilini lo stavano guardando(ah,se solo avesse potuto rendersene conto!)con un misto di pietà e disprezzo,ed il signor C.(oramai ridotto ad un guitto sudaticcio)cercava di mantenere l'attenzione sulla sua persona mimando una(improbabile e poco riuscita)caricatura di un c.d. Ballo Moderno.Il signor C. muoveva le braccia,ruotava i pugni e,contemporaneamente, con i denti produceva un suono per lui simile ad una drum machine.Uno dei ragazzi sospirò e disse(per puro spirito di cortesia):Signor C.,vuole rimanere a cena con noi?Il padrone di casa declinò rispettosajmente l'invito,rispose che la Sua Signora(e la ritrovata figliola-ex Grandissima Puttana-e la nipotina)lo aspettavano per cena.Così,sbavante ed ansante com'era,si avviò alla porta.
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Una Preghiera Punk Per Brendona
come un toast.
Troppo cotta
per essere vera.
Ha sbattuto la testa
nelle sale d'aspetto
ed
urlato
contro i medici.
Lei si che li conosceva bene.Dolcissima
Brendona:
caritatevole procacciatrice di festini
per un branco di arrapati,
Hai mostrato più umanità
di certi onorevoli,
che ti succhiavano il cazzo
e ti schiantavano
il culo.Dovranno ricomporre anche Te,
ora,in questa tramortita
Repubblica Dell'autopsia.
Dovranno incrociarele tue braccia croccanti,
Tu,dolcissimo e defunto
ex biscottino
del
potere.
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