mercoledì 2 dicembre 2009

Il Signor C.


Il Signor C.era parecchio allegro quando entrò nella cucina della casa affittata ad un quartetto di studenti universitari.I ragazzi,svogliati da ore di lezioni ed illanguiditi dalla visione(con inclusa una masochistica quanto involontaria replica)di migliaia di culi femminili strizzati in jeans aderenti,erano stanchi. Al signor C.riscuotere l'affitto dava sempre una certa gioia,ma quella sera era proprio al settimo cielo:la figlia(notoria grandissima puttana infelice),gli aveva annunciato la rottura della sua ultima convivenza ed il suo immediato ritorno a casa.Il signor C. adora la figlia.Ma più di lei adora la nipotina,la piccola E.Quel frugoletto in gonna scozzese e maglietta di Hello Kitty lo fa impazzire.Scalerebbe il monte Botte Donato(proprio dove nasce il Crati)e si chinerebbe a raccogliere immaginarie stelle alpine per strapparle un sorriso.Stasera le regalerà un nuovo pupazzetto,o una bambola costosa.Qualunque cosa,dopo che avrà preso i soldi da quel mucchio di nullafacenti stronzi e fuoricorso.il signor C.,era comunque un democratico anzi, un socialdemocratico.Era stato socialista negli anni d'oro del PSI.e,la domenica,diffondeva l'Avanti presso il suo vicinato con la convinzione di un Testimone di Geova.Dunque,da bravo exsocialista fulminato sulla via di un Nuovo Liberalismo(sic!)si fermava a chiacchierare(ogni qualvolta si trovava a riscuotere l'affitto)con quei giovanotti.Quei giovanotti non lo sopportavano,ed anzi si facevano beffe del povero signor C.Quella sera il padrone di casa cominciò una chiacchiera leggera sul ballo moderno(era egli un aficionado della danza c.d. primitiva).In sostanza,per il signor C.,il ballo che si fa nelle discoteche è solo un incedere sgraziato di una gioventù ubriaca e drogata.Non c'erano più i Cari Vecchi Balli di Una Volta.Ed era tutta colpa(o merito,da vero Socialista,si riservava il beneficio del dubbio)dei mutati costumi sessuali.In una festa di partito,da giovane(sotto gli occhi paterni dei Compagni Più Anziani)aveva stretto la moglie per la prima volta.L'orchestrina(in verità piuttosto approssimativa)suonava una versione jazzata de Il Mondo di Jimmy Fontana(che dopo quel successo planetario divenne arbitro internazionale di tennis).Spiegava queste cose ai giovani,senza tema di essere preso per un vecchio rincoglionito,anzi,credeva che essi comprendessero(ed in fondo apprezzassero)il suo raffinato ragionamento.La sua loquacità(di suo il signor C. era un chiacchierone)era aumentata,quella sera,a causa della fermata(precedente alla visita presso i suoi affittuari)da un amico proprietario di un bar.Il suddetto amico(anche lui un Vecchio Socialista),gli aveva offerto due bicchieri di un pessimo vino bianco,ed assieme avevano brindato alla memoria del giuslavorista Gino Giugni(scomparso proprio quel giorno).Il suo discorso era(presto)diventato incoerente,ed i suoi inquilini lo stavano guardando(ah,se solo avesse potuto rendersene conto!)con un misto di pietà e disprezzo,ed il signor C.(oramai ridotto ad un guitto sudaticcio)cercava di mantenere l'attenzione sulla sua persona mimando una(improbabile e poco riuscita)caricatura di un c.d. Ballo Moderno.Il signor C. muoveva le braccia,ruotava i pugni e,contemporaneamente, con i denti produceva un suono per lui simile ad una drum machine.Uno dei ragazzi sospirò e disse(per puro spirito di cortesia):Signor C.,vuole rimanere a cena con noi?Il padrone di casa declinò rispettosajmente l'invito,rispose che la Sua Signora(e la ritrovata figliola-ex Grandissima Puttana-e la nipotina)lo aspettavano per cena.Così,sbavante ed ansante com'era,si avviò alla porta.


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